Fare una gita non è sempre sinonimo di relax, soprattutto quando hai i figli piccoli.
Questa volta ci è toccata…..
Da diverso tempo avevamo uno Smartbox a casa e abbiamo deciso di prenotare la nostra notte + colazione nei pressi di Como, per regalarci un weekend prima dell’arrivo di Elisa.
Abbiamo fatto la prima prenotazione per Pasqua ma Giulia aveva la polmonite e quindi abbiamo rimandato a questo weekend la nostra fuga romantica a 3, approfittando del nostro quarto anniversario di matrimonio.
Così questa mattina siamo partiti.
Io, Andrea, Giulia, Passeggino, Borsa dei Giochi, Valigia contenente sacchetta merenda – sacchetta biberon – sacchetta cambi pannolino – sacchetta cambi vestitini – sacchetta medicinali – copertina sefafreddo ( più il necessario nostro ridotto all’osso ovviamente per questioni di spazio) ci siamo messi in auto tutti belli felici alla volta del lago di Como.
Devo dire che il tragitto è stato tutto sommato tranquillo e quasi piacevole a ripensarci, abbiamo giocato e cantato 18.965 volte nella “vecchia fattoria” e “gli indiani al centro della terra”, abbiamo fatto solo un pit stop e dopo circa un’ora e mezza siamo arrivati a Como.
Parcheggiata l’auto ci siamo diretti subito verso la funicolare di Como-Brunate, volevamo goderci un bel panorama. Il sole era alto e caldo, e noi felici.
Una volta arrivati alla biglietteria quello che abbiamo trovato è stata mezz’ora abbondante di coda.
Giulia ha iniziato a fare i capricci ma tutto era sotto controllo. Siamo saliti sulla funicolare e via! A goderci lo spettacolo.
Una volta in cima però ecco che il demonio si è impossessato di nostra figlia. Black out.
Il passeggino no, in braccio no, camminare no. Ha iniziato a strillare come se non ci fosse un domani!

Dammi il ciuccio, no non lo voglio.
Ho sete, no no acqua no.
Abbiamo quindi deciso di fare giusto 4 scatti e di fermarci presso un ristorante per mangiare.
Prendo il menù e cerco velocemente qualcosa che possa andare bene per Giulia e subito penso che vista la malparata se le propongo pesce/carne/verdure potrei assistere a qualche scena dell’esorcista. Opto quindi velocemente per ordinare una super pasta in bianco con burro con parmigiano.
Ordiniamo velocemente anche io e papà.
L’attesa (seppur breve) è stata estenuante. Ciuccio in terra, tovaglia a destra e sinistra. Il panino no non lo mangio, ho sete e vai di super sbrodolata. Ecco che finalmente tiro un sospiro di sollievo! È arrivata la pastasciutta!!!!!
Per un quarto d’ora siamo stati tutti tranquilli.
Finito di mangiare (un quarto d’ora per tutti eh) approfitto della calma di Giulia e vado a cambiarle il pannolino. Arrivo in bagno e niente, nessuna traccia del fasciatoio. Ok penso oggi qualcuno ce l’ha con me. Cambio Giulia al volo nel passeggino ovviamente sembrava che la stessi scuoiando. Le metto il giubbino e via che si riparte per scendere.
Nel frattempo visto che le disgrazie non vengono mai sole ha iniziato a cambiare il tempo. 5 minuti di gioia durante la discesa panoramica e al nostro arrivo alla base ha iniziato a piovigginare. Giulia piangeva perché aveva sonno e non voleva stare nel passeggino e giù acqua.
A fatica siamo riusciti a percorrere 500 metri per raggiungere una piazzetta dove alcuni gazebo ci hanno riparato dalla pioggia (dura poco disse papà). C’era una manifestazione dove i bimbi potevano giocare e ci siamo fermati per un po’.

Ma il tempo non dava segni di miglioramento e quindi abbiamo deciso di tornare alla macchina e dirigerci verso l’hotel.
Giulia si è addormentata nel suo seggiolino e ha dormito praticamente per le 3 ore successive regalandoci finalmente un po’ di meritato relax.
Tutti belli tranquilli ci siamo cambiati e sistemati per la cena e siamo partiti (300 metri a piedi) per andare al ristorante. Eravamo fiduciosi che la nostra serata sarebbe andata meglio rispetto alla giornata appena trascorsa.

Ma ci sbagliavamo.
La cena ci è stata servita velocemente ma ovviamente Giulia non aveva voglia di mangiare l’hamburger di carne che avevo ordinato per lei. Abbiamo fatto a cazzotti per farle mangiare 4 pezzetti nascosti dietro alle patatine fritte (proprio così! Oggi le ho concesso le patatine fritte e amen). Ha sbocconcellato qua e là qualcosa dai nostri piatti finché non si è saziata e poi via al delirio. Così anche la nostra cena è risolta in meno di un’ora.
Torniamo di corsa in hotel, pigiamino, latte e nanna.
E invece no! Ovviamente il letto diverso anche per Giulia vuol dire fare fatica a dormire e perciò ha strillato per un’oretta circa. Dopo un po’di tiramolla tra lettone e lettino coccole e calcioni, finalmente è crollata verso le 22.

Mentre sto scrivendo sono le 02:17, ho pensato di scrivere perché è già la terza volta che Giulia si sveglia. Fa fatica a dormire povera cucciola…..
E ovviamente il senso di colpa si fa sentire. Nelle giornate come questa mi chiedo se vale davvero la pena di andare a spasso quando a casa nella routine sguazziamo tutti bene….
Ma poi mi dico che in fondo quello che conta è che stiamo insieme e che siamo tutti felici, papà compreso. E che giustamente se c’è bisogno di prendere aria è da fare e basta.




Credo che se fossimo rimasti casa sarebbe stata comunque una giornata impegnativa, almeno ci siamo visti qualcosa di piacevole!
Domani andrà meglio! Buonanotte